Abbandonare il proprio cane o qualsiasi altro animale, le specie cosiddette esotiche (specie alloctone naturalizzate), la cui detenzione era stata sottoposta a regolamentazione severa comprendente il divieto di detenzione di talune specie e l’obbligo di denuncia di altre invece consentite, è, non solo un atto immorale, ma anche un reato previsto e punito dalla Legge. Il fenomeno dell’abbandono degli animali da compagnia assume, nell’imminenza della partenza per le ferie estive proporzioni sempre più preoccupanti.

Recentemente, allo scopo di contrastare questa inciviltà, è stata lanciata una campagna di sensibilizzazione dai Ministeri italiani del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, frutto della collaborazione con il fotografo Oliviero Toscani. L’immagine della campagna presenta un cane che, con sguardo rivolto all’osservatore domanda: “Tu di che razza sei? Umana o disumana?” (foto), rovesciando provocatoriamente un interrogativo che solitamente si pone l’uomo quando parla di animali, di pedigree e di caratteristiche specifiche di ogni razza canina. Una campagna rivolta a tutti, se si considera che, secondo le statistiche, una famiglia italiana su due convive con un animale domestico.

L’abbandono, può portare al randagismo ed alla conversione dell’animale alla vita selvatica. La pratica è ritenuta tanto riprovevole quanto pericolosa da quote rilevanti di popolazione, in particolare da associazioni e movimenti animalisti e negli ultimi anni si sono allestite strutture pubbliche (in genere locali) con compiti di sensibilizzazione e prevenzione del fenomeno, le proporzioni del quale sono stimate di stringente rilievo.

In Italia l’abbandono è punito i sensi dell’art. 727 del codice penale, che al primo comma recita: “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”.

La Dichiarazione universale dei diritti dell’animale sancisce all’art. 6 che «L’abbandono di un animale è un atto crudele e degradante».

Inoltre, secondo il Ministero della Salute italiano, «chi abbandona un cane, dunque, non solo commette un illecito penale (Legge 20 luglio 2004, n. 189), ma potrebbe rendersi responsabile di omicidio colposo», quando gli animali abbandonati, specie sulle strade, sono causa di incidenti stradali mortali.

In Italia sono in aumento le spiagge dove gli animali domestici possono entrare. Crescono inoltre hotel e alberghi “Dog Friendly” e migliorano le strutture agrituristiche e ricettive in genere.

Sulle autostrade sono nate nuove “Fido park”, le piazzole di sosta adibite al benessere di cani e gatti.

Vi sono inoltre numerosi siti che possono essere di aiuto per chi non vuole rinunciare ad un amico fedele durante le vacanze, si possono cercare hotel, campeggi e ristoranti accessibili agli animali domestici, e trovare consigli e suggerimenti per viaggiare in sicurezza. Per scongiurare il rischio di abbandoni e randagismo, è utile anche semplificare la mobilità che, a differenza di quanto accade in altri paesi, presenta ancora numerosi limiti alla libera circolazione degli animali.

Suggeriamo alcuni siti da consultare prima di andare in vacanza

La Federalberghi mette a disposizione il sito in cui sono raccolte tutte le strutture alberghiere disponibili ad accogliere Fido.

Per chi ama il B&B, nel sito sono raccolte le strutture che accolgono i nostri amici pelosi;

Nel sito, sono indicate le strutture ricettive e numerosi altri consigli per chi va in vacanza con il proprio Fido.

Inoltre nell’opuscolo del Ministero della Salute, disponibile al seguente link, sono raccolti utili consigli per la salvaguardia degli animali durante il caldo della stagione estiva.

Come si può constatare, non vi sono più scuse per abbandonare in estate chi ci è stato fedele amico per tutto l’anno.

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